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Top12: Lettera del presidente

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Abbiamo deciso di condividere la lettera del Presidente, Franco Beraldin, ai giocatori del First XV:

“Signori, buongiorno.

Potete solo immaginare quanto io sia motivato e quale onore sia per me trovarmi qui a rappresentare questa squadra.

L’onore più grande.

Innanzitutto amo questo club.

E non prenderò mai una decisione che possa danneggiare o essere contraria al club.

Tutto quello che mi accingo a fare è basato sul mio amore per il Valsu.

Nell’ultimo periodo ci siamo organizzati con attenzione e professionalità.

Ora è tempo di correre e di dare tutto.

Io vi difenderò fino alla morte ma sarò molto esigente con tutti voi, come lo sono con me stesso.

Dovrete giocare, lottare, correre e dare tutto.

Posso perdonare qualsiasi errore, ma non chi non darà il suo cuore e la sua anima al Valsu.

Non sto chiedendo risultati, solo le prestazioni. Non accetto chi specula sulle prestazioni.

Questo è il Valsu, signori.

Questo è quello che vi viene richiesto e questo è quello che ho intenzioni di chiedervi.

Dobbiamo dare tutto. Un giocatore, ognuno di noi in questa squadra da solo, non è nessuno: ha bisogno dei sui compagni di squadra.

Molti di noi non si conosco, quindi sarà importante, nei prossimi giorni, formare IL gruppo, che sarà una famiglia.

Se qualcuno ha un problema, saremo sempre a disposizione, non solo per quello che riguarda la parte sportiva e professionale, ma anche per le questioni personali.

Siamo qui per aiutarci a vicenda e assicurarci di essere mentalmente in pace, in modo da non accusare né tensioni, nè divisioni.

Siamo una cosa sola.

I giocatori che sono qui sono molti buoni: se non riusciremo a vincere niente sarà solo colpa nostra.

Saremo insieme quando arriveranno i momenti più difficili.

Nessuno deve fare guerre da solo. Sono un ex giocatore, sono stato al posto vostro e so esattamente quello che state provando.

Come si svilupperà il nostro gioco?

Semplice, quando abbiamo la palla, non possiamo perderla.

Qualora ciò dovesse accadere, dovremo correre e recuperarla. È tutto qui, in fondo.”

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